GRUPPO ECOLOGISTA CULTURALE DRUIDICO DI ALESSANDRIA


lunedì 25 settembre 2017

Druidesse in Piemonte

DRUIDESSE PIEMONTESI.


Come forse si è capito a noi interessa sicuramente la storia dei celti in generale e di quello che ci è arrivato del druidismo inglese, del folklore irlandese ecc... ma sicuramente ci interessa di più rintracciare i resti di quelli che furono i nostri discendenti più diretti e di quei resti di paganesimo che con tanta accuratezza in molti hanno cercato di cancellare dal nostro passato. Ci sono infatti testimonianze più vicine a noi sia per quanto riguarda il tempo che per questioni geografiche. Bisogna tornare in Piemonte nel 1600 infatti, precisamente intorno al 1640-50 quando viveva a Mondovì con il governatore della città Carlo Operti una donna popolarmente detta La Druida molto nota per i suoi filtri e magie, prodotte, secondo la tradizione, in modo diabolico. Sarebbe stato più giusto parlare di masca ma in questa storia si vede chiaramente l'intento di demonizzare questa persona con storie incredibili in cui tutte le sostanze più disgustose venivano utilizzate per le cose più crudeli. Eravamo in piena inquisizione. La druida aveva uno strano rapporto con un prete-masca, Giovanni Gandolfo che viveva nel convento cistercense di Vicoforte. Sappiamo che il prete studioso di astronomia, occultismo e visionario venne condannato a morte per squartamento sulla pubblica piazza per avere ordito congiura diabolica per uccidere la Madama Reale, ma non si sa che fine abbia fatto la Druida. La cosa più interessante è però che in Piemonte si parlasse di una fantomatica Druidessa negli stessi anni in cui qualcuno ritirava fuori i druidi dopo 1500 di oblio in Inghilterra e ben prima che il massone John Toland formasse le prima federazione di boschetti inglesi. Ed è importante dirlo, da quelle parti il revival druidico si basava sulle pochissime informazioni trovate su alcuni testi classici che erano appena stati riscoperti. E' curioso invece pensare che ai piedi delle alpi qualcuno avesse soprannominato Druida una donna che si occupava di erbe e di attività che potremmo definire "occulte". Qualcosa era sopravvissuto da queste parti?
In effetti da quelle parti ci sono importanti ritrovamenti archeologici che testimoniano un passato ligure (i Bagienni) e celtico e una romanizzazione quasi inesistente dell'area.



estando in Piemonte però incontriamo quella che forse è la "Druida" più famosa. La Druida di Malciaussia: Si tratta di una statua che si trova in una sperduta cappelletta alpina nella frazione di Malciaussìa appunto che rappresenta una figura femminile coperta da una tunica sacerdotale risalente al periodo precristiano. Oggi si trova monomessa da scritte di vario genere: sulla veste in caratteri greci è scritto "Druas" termine celtico. Sono poi presenti varie croci e la scritta cristianizzante: San Bernardo". Come trasformare una figura pagana in un santo Cristiano nel medioevo. Da notare che la "druida" nell'altorilievo uccide un esserino con bastone, ma questo è un vero e proprio enigma. La cosa più interessante è che il termine druido in questi casi è sempre femminile e che precedono di molto tempo e sono geograficamente molto distanti dal revival druidico. Sono quindi del tutto indipendenti e testimoniano come credenze e usanze precristiane, celtiche e pre-celtiche fossero (e forse sono) ancora molto presenti molti secoli dopo la cristianizzazione di questi territori.

Sui sentieri della leggenda di Massimo Centini (l'arciere).

Streghe in Piemonte di Massimo Centini (Priuli & Verlucca Ed.).
Streghe e Magia di Roberto Gremmo (Ed. ELF).

questo articolo è un aggiornamento della seconda parte di questo testo:
http://leradicideglialberi.blogspot.it/2012/11/le-druidesse.html

mercoledì 20 settembre 2017

EQUINOZIO LIVE con INDUNDA e LARVA 108, musica sperimentale.


Festeggeremo l'Equinozio con la proiezione di un documentario su Stonehenge musicato dal vivo da Larva 108 e Indunda. Musica sperimentale, drones e ambient. Aperitivo vegan e per chi vuole un pò di idromele! La serata è organizzata in collaborazione con Inverno Records:
https://larvario.bandcamp.com/

venerdì 15 settembre 2017

Esistevano davvero le Druidesse?

Un altro argomento dibattuto sul druidismo storico è se fossero esistite o no membri femminili identificabili come druidi. Come abbiamo visto è già molto complicato capire chi fossero i druidi esattamente e cosa facessero. Sappiamo che esistevano i tre livelli di Druido, Ovate e Bardo, ma era sempre così? I druidi esistevano in tutte le differentissime, varie e distanti tribù celtiche sparse per l'Europa? Era il druidismo la religione celtica o i druidi erano solo una parte dei sacerdoti? Di questo discuteremo in altri post, ma lo scrivo perché quando gli antichi ci parlano di sacerdotesse di tribù celtiche noi non abbiamo gli elementi per dire se esse fossero o no druidesse. 

Per noi questo non è essenziale, perché il druidismo moderno è una cosa comunque nuova e storicamente lo intendiamo come la spiritualità legata alla natura rifacendoci alle tradizioni europee che andavano dalle attuali Spagna e Inghilterra alla Turchia. In oltre oggi, come sappiamo, i druidi esistono in tutto il mondo di qualsiasi sesso e orientamento sessuale!



Comunque, il nostro è un percorso culturale oltre che ecologi e spirituale quindi torniamo ad esaminare le fonti storiche. Nel 235 d.c. Severo Alessandro aveva dato inizio ad una spedizione in Gallia per liberarla dai Germani. E' interessante notare qui che in quel periodo le Gallie erano in tutto e per tutto territorio romano, ma come in tutti i territori che ne facevano perte le popolazioni conservavano molti dei loro costumi. I Germani molto più diversi dai Romani non solo geograficamente rispetto ai galli invece erano ancora una minaccia. Proprio quell'anno Lampridio ci scrive (Alexander Severus LIX, 6):

"Mentre si accingeva a partire, una profetessa druidica gli urlò <Va', ma non sperare nella vittoria, e non fidarti dei tuoi soldati>".

In questo caso la profetessa viene proprio definita "druidica". Poi dallo stesso periodo ci giunge anche il testo di Vopisco (Numerianus XIV, 2) in cui ci parla di Diocleziano che incontra una "druidessa" in una locanda:

"Diocleziano, che militava ancora nei ranghi inferiori, ed era di stanza in Gallia nel paese dei Tungri, si trovò in una locanda a fare i conti dei suoi costi giornalieri con una donna che era una druidessa. Questa a un certo punto gli disse: <Diocleziano, sei troppo avaro e spilorcio!”. Ed egli le rispose scherzando: “quando sarò imperatore, allora sì che largheggerò!>. E si dice che la druidessa avesse risposto : <Diocleziano, non scherzare, sarai infatti imperatore, dopo aver ucciso il cinghiale>."

Diocleziano da questo momento andando a caccia cercò di abbattere più cinghiali possibile ma non divenne imperatore fino a quando non uccise il prefetto Arrio soprannominato appunto "il cinghiale" e allora divenne imperatore sul serio! Ma, a parte questa parentesi è sempre Vopisco a riportarci un'altro aneddoto riguardante alcune druidesse (Aurelianus XLIV, 4-5):

"Diceva infatti Asclepiodoto che Aureliano aveva una volta consultato le druidesse di Gallia, chiedendo loro se l’Impero sarebbe rimasto ai suoi discendenti, ma queste avevano risposto che nessun nome sarebbe stato più famoso di quello dei discendenti di Claudio. E infatti ora è imperatore Costanzo, che discende da quel sangue e i cui discendenti raggiunsero, credo, quella gloria che era stata vaticinata dalle profetesse."

Queste testimonianze ci parlano di vere e proprie Druidesse o Dryades (ed è interessantissimo notare la somiglianza del nome e non solo con le Driadi greche, ninfe degli alberi) ed è molto interessante anche perchè ci parla di una sopravvivenza del druidismo nel III secolo, ossia praticamente 300 anni dopo il loro annientamento ufficiale. Ci fa anche notare una cosa però, la decadenza di queste sacerdotesse al ruolo di profetesse da osteria o poco più. Questo però ci ricorda anche quanto sia sopravvissuto del druidismo in modo indiretto attraverso le Streghe e il folklore popolare nelle campagne e come sappiamo qualcosa è arrivato fino a noi, se solo sappiamo cercarlo. A questo punto torniamo un attimo indietro a quello che ci dice Tacito (Annales XIV, 30 non lo ricopio per intero):

"Stava sulla spiaggia la variegata schiera di nemici, densa di armi e di uomini, percorsa da donne vestite di scuro alla maniera delle Furie, con i capelli sciolti al vento, che agitavano fiaccole. Intorno stavano i druidi, che levavano le mani al cielo, lanciando contro di noi maledizioni."

In questo caso parliamo di due secoli prima, le sacerdotesse non vengono definite druidesse anche se sono chiaramente collegate ai sacerdoti di sesso maschile. In questo periodo il druidismo era già in piena agonia anche in Britannia, in oltre bisogna sempre ricordare che per i romani il fatto che delle donne avessero ruoli di un certo livello era per lo meno insolito.



Druidesse mitiche:
Per finire alcune druidesse della mitologia tra Fidelma della magia irlandese che viene così descritta: "Aveva capelli gialli, indossava un mantello variegato trattenuto da un fermaglio d’oro, una tunica col cappuccio dai ricami rossi, e sandali con fibbie d’oro. La fronte era ampia, la mascella stretta, le sopraciglia nere come la pece, con delicate ciglia scure che ombreggiavano metà del viso fino alle guance. Le labbra sembravano adorne di rosso scarlatto. Tra le labbra i denti erano simili a una chiostra di gioielli. I capelli erano divisi in tre trecce: due legate sopra il capo, la terza che le ricadeva sul dorso, fino a sfiorare le caviglie." Un'altra importante druidessa della mitologia Irlandese è Tlachtga, figlia del druido Mugh Ruith, lo accompagnò nei suoi viaggi imparando i suoi segreti magici e aiutandolo a scoprire delle pietre sacre proprio in Italia! Fu stuprata dai tre figli di Simon Magus (mentore del padre) e tornata in Irlanda diede alla luce tre figli ognuno di un padre differente. Il suo nome è associato alla collina di Tlachtga, oggi riconosciuta come la Hill of Ward.

L'articolo prossegue sul prossimo post:
DRUIDESSE PIEMONTESI



LINKS per approfondire:
(IT) http://guide.supereva.it/musica_celtica_/interventi/2004/03/151016.shtml
(IT) https://theomegaoutpost.wordpress.com/2013/11/01/le-druidesse-celtiche/
(IT) http://leradicideglialberi.blogspot.it/2012/11/le-druidesse.html
(ENG) http://www.shee-eire.com/Magic&Mythology/Myths/Heroes&Heroines/Tlachta/tlachta.htm
(FRA) https://matricien.org/mytho-celte/