GRUPPO ECOLOGISTA CULTURALE DRUIDICO DI ALESSANDRIA


domenica 28 ottobre 2018

Halloween, Samhain, i Santi, i Morti, il Trinox Samoni

Apparso su Le Radici Degli Alberi nel 2014

Oggi, anzi questa notte si celebra in tutto il mondo occidentale la festa di Halloween.
E' da tanti anni che vorrei scrivere due righe su questa festa, ma poi aspetto sempre per fare una ricerca più approfondita, ma direi che è giunto il momento, riservandomi poi di aggiornare questo post.


Molti hanno preso in antipatia questa festa: qualche anno fa un assessore locale fece cancellare tutto quello che riguardava Halloween dagli eventi pubblici, anche se si trattava di feste dell'asilo. Le motivazioni erano religiose (la festa ha caratteristiche pagane o addirittura sataniche ma sicuramente poco cattoliche) e nazionaliste: Halloween è una festa importata dagli Stati Uniti! Questa cosa preoccupante, ricordava certi periodi nefasti che oggi stanno tornando sempre più attuali. Altri ancora detestano questa festa ancora perché viene dagli Stati Uniti, ma per motivazioni opposte: si tratta di imperialismo culturale. Per una volta vorremmo demolire queste teorie, visto che anche se presa superficialmente si tratta di un'allegra festa, un'occasione in cui divertirsi con gli amici e se questo non è abbastanza, basta documentarsi 5 minuti per capire che è molto più "nostra" di quanto non possa sembrare subito.


NOME: Certamente il nome ci è arrivato dai paesi anglosassoni, ma cosa significa? Semplicemente "notte di tutti gli spiriti santi", All-Hallows-Eve, nonostante la provenienza non è di origini germaniche ma celtiche, quindi niente di incredibile. E' esattamente la traduzione letterale di “Notte di Ognissanti” e In tutte le tradizioni europee (e non solo) in questi giorni (fine ottobre, primi di novembre) si pensava che i portali tra i mondi si riaprissero e che i morti tornassero tra i vivi. Questa idea è ovviamente sopravvissuta anche tra le feste cristiane, con i giorni dei santi e i giorni dei morti appunto. Questo periodo “magico” di apertura ha in questi giorni il suo picco massimo e dura fino all'epifania quando la Befana (o uno degli spiriti equivalenti della tradizione alpina) arriva e si riprende tutti gi spiriti erranti. Ma di questo parleremo un'altra volta.



FOLCLORE POPOLARE LOCALE: Ricordo molte storie personalmente: entrambe le mie nonne raccontavano (entrambe di origini contadine, una di Conegliano Veneto e una di un paesino dei colli Tortonesi) che quando erano piccole in queste notti fosse usanza lasciare piccoli doni e candele per i morti fuori dalla porta e anche fare piccole lanterne con zucche e rape. Un'altra cosa che ricordo, anche se un pò nebulosamente era quella di preparare un letto vuoto nel caso qualche defunto volesse tornare in casa. Diciamo che era la notte in cui "le porte" si aprivano e i cari estinti potevano ritrovarsi con i vivi. Ovviamente questa festa è stata cristianizzata, come molte altre ed è arrivata fino a noi. Bisogna dire che più che essere cristianizzata è stata inglobata nella religiosità popolare che in qualche modo riesce a conservarsi da millenni.

SAMHAIN e TRINOX SAMONI: Di solito si ricollega questa festa alla tradizione celtica. Come sappiamo non si può parlare di un popolo celtico, ma di una cultura celtica molto varia che si allargava in gran parte dell'Europa. Questo insieme di simili usanze e credenze fu, tra l'età del ferro e fino alla conquista romana, la cultura principale in Europa e si estendeva dalla Spagna alla Turchia, dalla Scozia all'Italia. Bisogna ricordare comunque i punti in comune tra i popoli detti celtici e gran parte delle popolazioni italiche le cui lingue erano molto simili così come usi e divinità. Tradizionalemnte si fa spesso l'errore di considerare i Celti un popolo del Nord simile ai Vichinghi, purtroppo. E' una credenza sbagliatissima, basti solo pensare che i Celti ebbero il loro massimo splendore tra il 700 e il 50 a.c. Mentre i Vichinghi si svilupparono in pieno medioevo grosso modo tra l'800 e 1050 d.c quindi c'è circa un migliaio di anni di differenza. In oltre anche se parliamo sempre di popoli indoeuropei, a livello di origine e cultura Celti e Romani erano molto più vicini che Romani e Greci o Celti e popoli nordici come si è soliti pensare. Basti pensare alla lingua: ci sono più somilianze tra il gaelico e il latino che non tra latino e greco. Nel numero 4 de “La Voce Degli Alberi” ad esmpio abbiamo parlato delle origini celtiche dei nomi dei principali fiumi della nostra provincia (il testo è leggibile sul nostro sito). Tutta questa introduzione serve a dire che anche se quando parliamo di questa festa, a parte il nome “cristiano” di Halloween o localmente Ognissanti, usiamo uno dei termini gaelici “Samhain” di origini inglesi, vedremo ora che è un termine molto più famigliare di quanto si possa pensare. L'unica vera testimonianza delle festività celtiche e del calendario che questi popoli seguivano, ci è arrivata direttamente tramite il Calendario di Coligny e sappiamo che la festa di Trinuxtion Samoni, o Trinox Samoni. il Samonions ed era una delle feste principali, forse la principale, il capodanno celtico, indicava comunque la vera fine dell'estate. Questo Calendario è inciso su una lastra metallica utilizzando l'alfabeto latino e rappresenta una delle pochissime testimonianze scritte dei Druidi. E' stato trovato nella località omonima ed è conservato nel museo Gallo-Romanio di Lione (a poco più di 3 ore di macchina da qui).

Ma l'origine Celtica non è la sola, infatti ad inizio secolo erano ancora vive simili tradizioni (e in parte lo sono ancora oggi) anche in parti d'Italia in cui l'influenza non è mai stata provata (Puglia) o addirittura inesistente (Sardegna, Calabria).

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